Sono dipendente dalle pillole

Il consiglio che ti dò è quello di consultare un sessuologo. Uno bravo, maschio, possibilmente, non per sessissmo sia chiaro, quanto per sentirti meno in imbarazzo ad aprirti di confidenze.

In realtà, al giorno d'oggi, non esiste più il concetto legato all'età nell'assunzione di pillole per DE, l'unica assuefazione è quella psicologica. Ed è reale.

Purtroppo oggi le donne, per quanto siano nella relazione da tempo, non giustificano o comprendono fino in fondo la situazione. E la maggior parte delle volte abbandonano il partner. E' un requisito fondamentale per loro, il sesso costante nella qualità e durata della prestazione. Basta non essere all'altezza di performance precedenti o di aver provato un'orgasmo in più per sancire il fatto che non si sentano più desiderate. Perdonano una volta, se si è fortunati due, alla terza sei scaricato senza appello. E' così, è la natura esasperata dalla società (iper)sessuata di oggi in cui c'è sempre un ex o uno stallone migliore di te.

Un'epoca in cui il sesso è una mera gara (a raggiungere l'orgasmo e ad essere migliore degli ex o della volta precedente).

Non è un modo di dire quello scritto da guido. E' pure quello nella natura, maschile stavolta. Consideriamo che la maggior parte delle relazioni va in crisi per ragioni legati all'intimità. Perchè? -> sessuologo -> terapia di coppia. Boom.

Non c'è libido e sentimento che tenga, se non c'è la testa. E ambiente (mentale) idoneo ad "accendere la miccia". Senza di questo neppure la chimica artificiale (e talvolta artificiosa) di una pillola funziona al 100%.

Ci sono uomini che masturbandosi da soli hanno un'erezione marmorea e duratura. A letto con una donna, se pur bellissima, hanno un mollusco. Perchè?

L'adrenalina è il nemico numero uno dell'erezione. Anche se ti sembra di non sentirla, è un mostro che ti cresce dentro e ti fagocita, anche se ti concentri, anche se lei ti piace da morire. E' la paura di fallire, di essere giudicato, di competere con tue prestazioni passate, con ex della partner (gelosia retroattiva), il pensiero costante di riuscire a mantenere l'erezione (spectatoring), di soddisfarla abbastanza o comunque quanto la volta prima, di non rivederla più una volta rivestiti.

Scommetto che la maggior parte degli utenti maschili qui dentro ci si rivede in queste situazioni.

25 anni sei giovanissimo comunque, le esperienze ti faranno da scuola per trovare una tua dimensione e risolvere i tuoi problemi. Conta e lavora su di te e per te. Lascia perdere amore e sentimenti, sono fuffa. Autostima e fiducia in se stessi sono l'arma che ti servrià.

E coraggio, per affrontare i tuoi dannati mostri.

Grazie davvero, di cuore.
Non ho nessuna intenzione di provare a fare viaggi o sesso con altre ragazze. Quando mi masturbo a casa alla fine penso a lei, anche se guardo un porno alla fine penso al sesso con lei. Forse incide anche la sua bellezza, non sono mai stato con una ragazza così figa in tutta la mia vita e poi abbiamo un sacco di passioni comuni (videogiochi, musica rock), è un sogno!

Comunque potrei andare da un sessuologo, magari anche psicologo, ma non so se maschio o femmina. Mia sorella è psicologa, non mi fa da psicologa ma le avevo parlato in una precedente relazione del sesso in generale e di come lo percepissi, lei mi raccontò anche cose sue personali e mi trovai a mio agio. Attualmente l'unica persona con cui parlo spesso di sesso è la mia migliore amica (lesbica ma è comunque una donna).
Con gli amici maschi non ho mai parlato invece del mio sesso. Dici comunque che mi potrei trovare più a mio agio?

Comunque lei dice che non mi scaricherebbe mai per un insoddisfazione sessuale, che un rapporto è molto più del sesso (e sono d'accordo), però dopo una lite nostra e una settimana che non ci siamo visti e dovevamo vederci per lasciarsi è tornata con il suo ex che continuava a scriverle mentre stava con me ed è andata a casa sua per un weekend facendoci sesso orale, raccontandomi in lacrime poi tutto dicendomi quanto le fossi mancato anche in quei momenti. E l'ho perdonata, ma probabilmente ho un calo di autostima e sento maggiore pressione su di me.
Quando hai descritto le paure e i pensieri durante l'atto sembravi raccontare quello che vivo io. Ed effettivamente le pillole sono una soluzione temporanea e in quanto tale non riesco più a farne a meno e ho reso il mio problema molto più grande di prima.

Quindi sì, forse è bene vada in terapia da un sessuologo/psicologo se voglio continuare a stare con lei, altrimenti dovrò lasciarla o ne uscirò drogato di queste pillole.

Cercato uno psicologo/sessuologo, anche se sia oggi che ieri avevo finito le pillole e sono riuscito comunque a farlo senza di esse.

Senza dubbio il discorso tradimento non l'ho mai superato del tutto e ci sono un po' di questioni che mi pesano nei momenti d'intimità.

E forse con lei vado avanti ma sessualmente non ci riesco, quindi dovrò capire che fare.
Grazie a tutti!